Le tombe dei giganti sono grandi strutture funerarie risalenti all'età del bronzo e alla prima età del ferro, presenti principalmente in Sardegna, ma anche in altre parti d'Italia e dell'Europa.
Queste tombe sono caratterizzate dalla presenza di grandi lastre di pietra che formano camerette megalitiche all'interno di colline artificiali o naturali. Alcuni esempi noti di tombe giganti sono Sa Domu 'e S'Orcu a Orroli, Su Nuraxi di Barumini e Coddu Vecchiu a Dorgali in Sardegna.
Le tombe dei giganti prendono il nome da una leggenda diffusa tra gli abitanti della Sardegna che attribuiva la loro costruzione a giganti o creature sovrannaturali. In realtà, queste tombe erano il risultato del lavoro umano e rappresentavano spazi collettivi di sepoltura per intere comunità.
La struttura delle tombe dei giganti può variare leggermente da sito a sito, ma il concetto di base rimane lo stesso. Solitamente, la tomba è accessibile attraverso un corridoio di ingresso, talvolta dotato di un "portale" decorato. All'interno si trovano camere sepolcrali circolari o rettangolari, realizzate con lastre verticali e coperture orizzontali, formando una sorta di capanna di pietra.
Le camere sepolcrali solitamente contenevano diverse tombe eurne funerarie che potevano essere di diversa tipologia (a inumazione, a cremazione o a sepoltura primaria seguita da cremazione). Alcune camere sepolcrali potevano anche essere riutilizzate nel corso del tempo, con nuove sepolture sovrapposte a quelle precedenti.
Le tombe dei giganti rappresentano un importante patrimonio archeologico e testimoniano la complessità delle società preistoriche. Esse sono diventate siti turistici e attrazioni culturali per chiunque sia interessato alla storia e all'archeologia.
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